Gli Usa di Trump si defilano dai negoziati di pace tra Russia e Ucraina: ora tocca a Mosca e Kiev trovare un’intesa concreta. L’annuncio.
Dopo che Ucraina e Stati Uniti hanno firmato un accordo per lo sfruttamento delle terre rare, l’amministrazione di Donald Trump ha annunciato un cambio netto nella sua strategia diplomatica sul conflitto ucraino. Gli Stati Uniti non saranno più i mediatori attivi nei negoziati tra Kiev e Mosca. La nuova linea, come riportato da Fanpage, è stata resa nota da fonti ufficiali citate da Telegraph.

Le pressioni su Mosca e Kiev
Il vicepresidente J.D. Vance ha ribadito la nuova posizione americana, sottolineando la necessità di una presa di coscienza da parte dei due Paesi coinvolti. “La guerra non finirà tanto presto“, ha affermato in un’intervista a Fox, “Sì, gli ucraini sono giustamente indignati per l’invasione, ma continueremo a sacrificare migliaia di vite per pochi chilometri di terreno?“.
Anche il segretario di Stato Marco Rubio ha confermato il cambiamento. In un’intervista ha parlato della necessità di una “vera svolta in tempi molto brevi” e ha ammesso che, in assenza di progressi nei colloqui, il presidente Donald Trump potrebbe rivedere il coinvolgimento degli Stati Uniti.
“Si sono avvicinati, ma sono ancora lontani. E il presidente valuterà quanto altro tempo dedicare a questo dossier“, ha spiegato. Ricordando che Washington è impegnata anche su altri fronti come la Cina e l’Iran.
L’annuncio di Donald Trump sulla guerra in Ucraina
Durante un briefing ufficiale, la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce, ha confermato che gli Stati Uniti non assumeranno più il ruolo di intermediari nei colloqui tra Ucraina e Russia. “Non voleremo più in giro per trattare“, ha dichiarato con fermezza. “Siamo ancora impegnati nel processo – ha precisato – e continueremo a offrire il nostro supporto, ma non svolgeremo più il ruolo di intermediari diretti“.
Questa decisione arriva dopo il continuo rifiuto del presidente russo Vladimir Putin di firmare un cessate il fuoco. Secondo quanto riportato anche dal Telegraph, l’amministrazione statunitense ha deciso di cambiare “la metodologia del proprio contributo“, spingendo Mosca e Kiev a presentare “proposte concrete“.